NERONE

di Ettore Petrolini

Un nuovo imperdibile spettacolo, che il Teatro 7 produrrà insieme alla Bilancia Produzione , in un luogo particolarissimo: il Foro di Cesare.
Tra le “rovine e la storia”, Michele La Ginestra, vestirà i panni di NERONE, nella versione brillante e surreale di Petrolini.
Ideato e diretto da Roberto Marafante, lo spettacolo si dipanerà tra i “sassi” del Clivio Argentario, accompagnato dalle musiche di Antonio Di Pofi, dalla danza e dalle voci di ben 11 straordinari interpreti 
(Francesco Acquaroli, Alessandra Cosimato, Simone Colombari, Maurizio Di Carmine, Massimo Lello, Siddhartha Prestinari, Silvia Salvatori, Francesca Romana Succi, Claudio Vanni, Martina Zuccarello).

Passaggi Segreti, alla sua 17esima edizione, è un progetto che abbina lo spettacolo ed il luogo in cui viene rappresentato, in un indissolubile connubio che lo rende veramente unico!

In considerazione del limitato numero di spettatori che potranno assistere all’evento, vi consigliamo di prenotare con anticipo, presso il Teatro Sette – via Benevento 23 – tel. 06.442.36.382.

LUOGO: FORO DI CESARE
Clivio Argentario (Carcere Mamertino)
DATE: fino al 5 agosto 2012
Dal Mercoledì alla Domenica
Il programma potrebbe subire variazioni.
Consultare il sito www.passaggisegreti.it
ORARIO: inizio spettacolo - ore 21.30

Con il Nerone di Ettore Petrolini si conclude una ideale trilogia sull’Impero Romano iniziata con il Giulio Cesare di Shakespeare e proseguita con l’Eneide di Virgilio. Cesare fu il capostipite che traghettò la repubblica romana verso l’impero; Ottaviano Augusto, suo erede, fu il primo imperatore; Nerone, discendente diretto di Cesare, fu l’ultimo imperatore della dinastia Giulia. In questo senso il Foro di Cesare torna ad essere il luogo ideale per narrare la fine di un’epoca.

Il Nerone, presentato nell’edizione integrale del 1917, è una trasgressiva rappresentazione dell’arroganza del potere in tutte le sue manifestazioni, sia politiche che artistiche, fino a far sembrare la corte dell’ultimo imperatore una compagnia di Varietà nella quale “Nerone” è il capocomico.

Attraverso la comicità surreale di Petrolini, lo spettacolo narra il momento nel quale l’imperatore, ripudiando la nobile moglie, decide di sposare Poppea, una cortigiana. Esplode la rivolta del popolo, già stanco dei soprusi del bizzarro e crudele Imperatore, che per sedarla pensa di bruciare Roma e addossare la colpa ai cristiani, avviando così il periodo delle persecuzioni. 
Gli storici, attualmente, dubitano di tali affermazioni eppure il mito di Nerone che suona la cetra, mentre la città è divorata dalle fiamme, è un’icona difficile da dimenticare.

E difatti Petrolini ne fa il momento più alto dello spettacolo con il famoso gioco del “Bene. Bravo!” – “Grazie!”rimasto emblematico del dialogo tra il potere e il popolo. 
Scapigliatura, Dadaismo, Surrealismo, Futurismo sembrano fondersi in uno spettacolo che, tra sketches, doppi sensi, allucinate invenzioni comiche e giochi di parole, risulta di una modernità fulminante.